lunedì 8 agosto 2011

Un matrimonio, un'antica villa ed il vino mi hanno fatto pensare:

all'inizio del 900 i proprietari terrieri, nobili o no, vivevono felicemente, grazie alla loro rendita agricola, il loro impegno si limitava o alla vendita, tramite sensali, del prodotto o neppure a questo, talvolta delegavano anche questo a fattori o amministratori. Di tutto il resto, cioè zappare, irrigare, concimare in definitiva di produrre se ne occupavano una schiera di coloni, mezzadri e fattori, che in cambio avevano diritto ad una percentuale della produzione (più o meno alta, più o meno giusta). Quando alla fine degli anni cinquanta, con l'inizio del boom economico, il prezzo dei prodotti agricoli è precipitato essi non hanno saputo ristrutturare le loro aziende ne hanno saputo abbassare il loro tenore di vita, ma invece hanno inziato a fare debbiti. Li, pronti a prestare i soldi al barone, c'erano i loro stessi amministratori, i fattori e persino i coloni; non è che i contadini avessero soldi da prestare, ma rinunziavano a parte della loro quota di produzione felici di contribuire allo sfarsoso matrimonio della principesina, poi l'anno venturo si poteva sempre compenzare ... ma l'anno venturo c'era da comprare il motoscafo o la villa a mare ed alla fine per pagare i suoi debbiti il nostro imprudente "agrario" è costretto a vendere i terreni ad una nuova borghesia emergente o cederli a gli ex coloni.
Oggi i figli degli ex "agrari", se gli è andata bene, fanno i professionisti o si sono trovati un posto nella pubblica amministrazione e fanno parte dell'attuale, impantanata e rassegnata classe media.
Attualmente mi sembra stia avvenendo un fenomeno simile, ma a livello globale, oggi gli attori non sono persone, ma Stati; cio non di meno credo che il copione si ripeta: la vecchia e nobile Europa ed anche la piu giovane America per mantenere un tenore di vita, che non potrebbe più permettersi, ed un sistema di governo obsoleto, si fa prestare i soldi dagli ex coloni, come ad esempio Cina ed India a cui abbiano di fatto delegato tutte le produzioni; e da fantomatici gruppi finanziari, chiamati a volte speculatori ed a volte investitori, che in pratica sono l'equivalente dei vecchi aministratori. Presto tutti reclameranno il loro debbito e come ieri, anche domani, per difenderci l'unico strumento che avremo in mano sarà l'autorevolezza, la cultura e la storia. Se avremo saputo conservare queste prerogative potremo vivere decentemente affittando l'antica villa del 700 per i matrimoni dei nostri ex coloni arricchiti, del loro lavoro e delle nostre terre, altrimenti ... che Dio abbia pietà dei nostri figli!

Comunque AuGUri agli Sposi !!!!!!!!!!!!!!!!