giovedì 15 giugno 2017

Crostata alla Norma

Un mio amico mi ha chiesto di preparare qualcosa per il buffet del suo compleanno, decido di preparare quarto pietanze e seguendo il nuovo corso pubblicherò tutto su Rebbiana.
Inoltre seguendo le istruzioni di mia cuginetta (la vera blogger di famiglia) ho fatto molte più foto, anche se non troppo belle, questa è la prima ricetta:
 L’idea è riprodurre le sensazioni di una pasta alla norma, ma con qualcosa più adatto ad un buffet. 

Inizio con lavare e tagliare a cubetti quattro o cinque melanzane, io preferisco quelle lunghe e scure, le melanzane vanno fritte in olio abbondante e molto caldo.
Intanto si prepara la pasta frolla (ricetta della mia mamma) 500g di farina, 3 uova e 200g di strutto, poi un cucchiaino di zucchero ed un pizzico di sale; non è facile da impastare, ma ne vale la pena! 
Ricordati che l’impasto deve riposare un oretta in frigo prima di essere steso.

Mentre l’impasto riposa si sminuzzano due scalogni e si prepara un sugo di pomodoro, io ho usato i pelati preparati da me, ma vanno bene 500g di pelati di qualità e poco olio, le melanzane fritte ne liberano già tanto.













Quando il pomodoro inizia a soffriggere aggiungo le melanzane fritte, i capperi e abbondante basilico e se vi piace peperoncino piccante, quindi spengo il fornello.
Ora veniamo alla componente casearia: Ricotta di pecora fresca, ricotta di pecora salata, parmigiano e scamorza affumicata.

Mentre il sugo riposa, io stendo la pasta frolla, la stendo direttamente sulla carta forno, infatti questa pasta è molto fragile ed è meglio spostarla con tutta la carta per sistemarla nella teglia.

Sulla pasta dispongo uno strato di ricotta di pecora, fresca, ma non troppo, due giorni di frigo la rendono molto più solida e meno acquosa.
 Poi, dopo averlo mescolato con abbondante ricotta salata e parmigiano in parti uguali,  verso il sugo con le melanzane nella forma, ricopro con sottili fette di scamorza e poi decoro con strisce di pasta.

Chiudiamo gli stadi

E' di poco tempo fa l'ultimo episodio di violenza legato al calcio: il 4 giugno a Torino in piazza San Carlo, lì erano allestiti dei maxi schermi per permettere ad i tifosi juventini di vedere una finale, ma all'improvviso qualcosa scatena il panico, la folla fugge disordinata e travolge tutto e tutti, alla fine si conteranno più di 1000 feriti.
Il giorno dopo si scatena la ridda di accuse contro tutti: il Prefetto, il Comune e organizzazione, ma nessuno accusa i veri colpevoli gli stessi tifosi incapaci di riunirsi senza scadere nella violenza! 
Il messaggio che passa sui giornali o in televisione è che la "folla" è una belva feroce, che la violenza sia insita in qualsiasi riunione di massa. Ci vogliono far credere che la qualità delle persone che compongono la "folla" sia trascurabile, e che sia inevitabile che la "folla" diventi violenta. Non è così ! La foto che segue ne è la dimostrazione:
Siamo a Lucca, il 2 Novembre 2016, la manifestazione è il Comics, con i suoi oltre 150'000 visitatori.
Per lavori intorno alla stazione, la folla è costretta ad usare questo cavalcavia, non vi è nessuna transenna, nessun poliziotto e nessuno che indichi il da farsi, ma la folla, da sola, senza bisogno di piani prefettizi o altro, decide di lasciare libera una corsia per le poche persone che vanno nella direzione opposta! 
Questo per me è sufficiente per affermare che la folla non è una belva acefala, ma è formata da persone e se le persone sono civili ed educate lo sarà anche la folla; se le persone, come hanno sempre dimostrato di essere i tifosi di calcio, sono incivili, maleducate e violente allora la folla sarà una bestia pericolosa. Per questo motivo ritengo che le partite di calcio si potrebbero svolgere in stadi vuoti, trasmesse in televisione e ogni manifestazione calcistica vada vietata, alla stregua di quelle dei no-global o dei fascisti, e per le stesse ragioni.

giovedì 1 giugno 2017

Tortiera di zucchine

Ancora zucchine ??


Un motivo per tante zucchine c'è ! Da alcuni anni ho realizzato un piccolo orto dietro casa, e, come tutti quelli che possiedono un orticello, sono stato colpito dalla maledizione dell'ortolano (e non è quella che state pensando! i cetrioli non li ho neppure piantati per non correre rischi !!). 

Quando inizia la produzione di un ortaggio, oggi sono le zucchine, domani i pomodori o i fagiolini, e fino a quando non finisce si mangia ad oltranza quell'ortaggio. Per questo è necessario trovare modi sempre diversi di cucinarlo.
Ma veniamo alla tortiera; questo piatto mi è stato suggerito dalla mia fruttivendola, Beatrice, quindi non so se classificarlo tradizionale o innovativo, ma in fondo non ha molta importanza.
Usiamo sempre zucchine grosse e ricorriamo sempre alla mandolina per tagliarle longitudinalmente a fette molto sottili. Intanto avremo già preparato una ciotola di "mollica consata", con questo temine intendo: pan'grattato con parmigiano, prezzemolo e poco pepe nero e sale.
Ungiamo una teglia con olio d'oliva e cospargiamola di mollica, poi disponiamo un primo strato di zucchine affettate, si crude! sopra ancora mollica consata, qualche pezzetto di mozzarella, basilico e sedano, ed ancora zucchine ... si continua cosi per 5 - 6 strati ed infine si termina un mezzo bicchiere d'acqua (che consentirà alle zucchine di cuocersi) e con una abbondante spolverata di parmigiano, mollica e olio.
Poniamo il termostato del forno a 200, ma inforniamo la tortiera appena acceso il forno, cosi le zucchine hanno il tempo di cuocere.

mercoledì 31 maggio 2017

Spaghetti di zucchina

Ricetta sperimentale


l'idea l'ho presa da qualcosa di vegano visto in tv
(a dimostrazione che niente è del tutto cattivo). 

Ho usato una grossa, ma davvero grossa, zucchina e l'ho tagliata a striscioline per la sua lunghezza ottenendo dei grossi "spaghetti" a sezione quadrata. Si potrebbe utilizzare il coltello e tanta pazienza, ma io ho utilizzato la mandolina . 

La Mandolina, un accessorio che consiglio vivamente, costa poco ed è utilissimo.
Intanto ho messo a bolline una pentola con abbondante acqua salata; quindi ho calato i miei spaghetti ... ora i tempi sono il grosso problema: troppo poco e saranno troppo croccanti e non si arrotolano, troppo e diventeranno molli e si romperanno! Io li ho tenuti 3 - 4 minuti ed a cul... ops, per fortuna ha funzionato. Gli spaghetti vanno scolati molto bene, io li ho presi con il forchettone e sono rimasti troppo acquosi. 
Poi li ho saltati in padella con un pesto di basilico, che avevo preparato in precedenza, ho aggiunto abbondante parmigiano ed una dadolata  di pomodoro crudo per dare una nota acida e staccare, con un rosso, da tutto quel verde. A me sono piaciuti e credo siano da riprovare.

Forse riprendo ...

Dopo tanto tempo e dopo essere stato, per tanto tempo, intossicato da FB,  o deciso di riprendere il vecchio, lento, tradizionale Blog di REBBIANA! 
L'idea è di cominciare a pubblicare una serie di ricette alcune prese da quelle della mia mamma ed altre sono miei esperimenti. Non farò troppe prove ne troppe cerimonie, soprattutto degli esperimenti, sarete informati subito anche dei difetti e delle migliorie che farò, se volete suggerire modifiche o altro scrivere pure.