giovedì 22 novembre 2012

Il mio Studio work in progress

Dopo molti mesi di assenza torno a scrivere dei progressi di casa. Questo post è dedicato in particolare a N.B. dopo tanti lavori, cambiamenti e ripensamenti ecco come si presenta oggi lo studio del seminterrato.


 


Certo, manca ancora un divano, ma è in fase di "trasformazione" da normale a divano letto!
Questa ultima foto è una bacheca con dei giocattoli di tanti, tanti anni fa che finalmente hanno trovato un posto!


giovedì 5 gennaio 2012

Io sono un Raccoglitore

Come una palla di neve che rotola lungo un pendio innevato raccoglie altra neve e può ingrandirsi fino a diventare una valanga, ognuno di noi, rotolando lungo il compluvio della propria vita, raccoglie un enorme quantità di oggetti: regali, soprammobili, bomboniere, oggettini acquistati in viaggio, ed ancora, attrezzi da cucina, matite, carte, documenti, fotografie e libri, libri, tanti libri.
Chi è bravo a scrollarsi di dosso il superfluo e non si affeziona agli oggetti ed ai ricordi, comunque arriverà alla fine della vita con un numero di oggetti esagerato.
Chi, come me, è invece un “Raccoglitore” che si attacca ad i propri ricordi e agli oggetti che li rappresentano, ed è capace di accumularne abnormi quantità e questa situazione, già allarmante, è aggravata dagli oggetti ereditati dalle generazioni precedenti, che agli occhi del “Raccoglitore”, presto diventano antichi e quindi non gli è più possibile disfarsene.
Alcuni oggetti sono di valore: gioielli, argenteria, forse qualche mobile o qualche quadro, altri sono oggetti belli o utili come ad esempio alcuni servizi di piatti o delle tovaglie o una poltrona, ma la gran parte sono oggetti inutili e di nessun valore che riempono la casa del “Raccoglitore” fino a ridurla un disordinato e polveroso deposito di cose vecchie, ma preziose per i ricordi a cui sono legate, sono questi coaguli ricordo-oggetto che trasformano un appartamento in Casa rendendola calda e accogliente come un vecchio maglione.


In bagno c'è una vecchia scatola liberty di vetro opalino: era la bomboniera di nozze dei miei nonni. Osservandola posso vedere la cerimonia nella chiesetta di San Nicola e poi il ricevimento, forse in casa, gli uomini in completo nero o forse in tait, con le scarpe nere, ma certo impolverate. Vedo le signore di una certa età con abiti di velluto lunghi e pomposi e le ragazze invece indossare abiti più corti e decorati di frange, certo un po sfacciati, ma in fondo siamo nell'era moderna è il 1911! Gli sposi sono giovani e ricchi, all'uscita consegnano insieme la scatola liberty piena di confetti e di speranze. Dopo pochi anni nascerà la zia Clementina e nel 1920 la mia mamma, nel 1929 saranno travolti dalla crisi ed il nonno morirà pochi anni dopo. In questi 100 anni la fragile scatolina, passando di mensola in mensola, ha attraversato la storia indenne solo perché protetta dal suo significato, è stata salvata da traslochi, bombardamenti, terremoti e panni della polvere perché legata ad un preciso ricordo ed ancora oggi emana la sua aurea di ricordi che la rendono per me preziosa.

Non confondiamo il “Raccoglitore” con il Collezionista, a chi non è affetto da queste patologie possono sembrare simili, ma il loro approccio è totalmente diverso.
Il Collezionista di un oggetto si chiede di cosa è fatto? chi e quando l'ha prodotto? è raro?
Il “Raccoglitore” invece si chiede di chi era? perché lo aveva acquistato? Che uso ne ha fatto? Come è arrivato qui?
Questa differenza si riassume nei sentimenti suscitati dalla vetrina di un rigattiere ai due personaggi. Entrambi ne sono affascinati, ma il collezionista è felice e cerca con occhio esperto gli oggetti dei suoi desideri. Invece la sguardo del “Raccoglitore” si aggira malinconico, osservando tutto in cerca di una storia che non troverà mai e chiedendosi come ci si è potuti disfare di quegli oggetti, come si è potuto recidere il filo del ricordo trasformando un oggetto prezioso in vecchio ciarpame.
Un altra profonda differenza separa i due: Il Collezionista è certo, spesso erroneamente, che la sua collezione ha un valore oggettivo e sarà quindi un eredità gradita, il “Raccoglitore”, invece, è cosciente che i suoi oggetti staccati dal ricordo non hanno alcun valore e quindi tenta di tramandare entrambi le cose. Se non ci riesce i suoi preziosi oggetti finiranno dal rigattiere di prima e qualcuno potrebbe poi andare ad arricchire la collezione di un giovane collezionista, ma se ci riesce avrà prodotto un nuovo pericolosissimo “Raccoglitore”!
Non saprei dire cosa è peggio, ma auguro alla mia scatolina liberty di continuare il suo viaggio nel tempo anche dopo di me.