venerdì 28 novembre 2008

Vecchie Foto

So che è un operazione sleale e scorretta, ma ho passato allo scanner un po' di vecchie foto. Insomma un operazione veramente nostalgica!
Iniziano con foto veramente antiche io piccolino con mamma e zia, poi MG piccola in un prato di margherite, poi arriviamo ad alcune foto dei miei 17 anni, compresa la mitica PX125 bianca.
Poi mamma e papà ed ancora il primo capodanno a Gamabrie, Lidia piccolina e tanto ancora... guardatevi le foto!

lunedì 24 novembre 2008

(in ritardo) Festa del vino a Bova


Come gli altri anni la Cantina di Bova ha organizzato questa bella festa che, come gli altri anni, si è conclusa con una colossale sbronza.


Grande cambiamento: quest'anno Rino (e quindi anche io) ha cambiato associazione! Niente più Bambini nel deserto, ma la neonata “GENTE D'AFRICA”. Non sta a me spiegare i motivi di questo cambiamento, ma vi rimando a quando c'è scritto sul sito ... per ora guardatevi le foto.

Aggiornamento Casa


Abbiamo iniziato a fare i muri in pietra del seminterrato ... a me piacciono moltissimo, quindi se non vi piacciono c ... fatti vostri!!

Foto aggiornate.


domenica 23 novembre 2008

Giornata dell'Assaggiatore

Da un paio di anni faccio parte dell'associazione nazionale assaggiatori vino ONAV.

Quest'anno l'ONAV ha organizzato la giornata dell'assaggiatore a Crotone, così abbiamo deciso di andare per tutto il week end. Eravamo io ed MG, con Rino e Ketty.
Sabato è stata una vera maratona di degustazione di vino e cibo ... praticamente abbiamo mangiato e bevuto ininterrottamente dalle 9 del mattino fino a mezzanotte!

Nel pomeriggio abbiamo visitato tre cantine. La prima è stata Librandi (che conoscevo già) in cui devo segnalare dei bellissimi tavoli realizzati con i ceppi di una quercia e di un pero, poi altre due molto più piccole. Non posso evitare di pensare cosa sarebbe potuta diventare la mia cantina se le cose fossero andate diversamente ... Sig!

Domenica, giornata più turistica, peccato che il tempo è stato uno schifo!! comunque per non perdere l'abitudine, quando siamo andati a visitare il duomo di Crotone, abbiamo beccato una manifestazione della ColDiretti, con immancabile buffet!

Guardatevi le foto.


giovedì 20 novembre 2008

Gerontocrazia

Ovvero governo dei vecchi.

In questo momento in televisione, nel programma di Santoro, stanno parlando proprio di questo. Dicono che in questo Paese il potere è in mano a persone troppo anziane, si chiedono quando sarà possibile avere il presidente di qualcosa con meno di 40 anni. Tutti sono d'accordo: bisogna cambiare! Dare spazio ad i giovani!!

io intanto penso ... ho 45 anni, sono sempre stato sottoposto a qualcuno perché era più anziano di me; ora vogliono cambiare ... non è che per i prossimi 45 sarò sottoposto a qualcuno perché è più giovane di me!?!
1963 generazione di merda: troppo giovani nel 68, troppo grandi per la “pantera”, troppo giovani per comandare fino al 2008, poi troppo vecchi!

domenica 16 novembre 2008

Autunno

Finalmente, anche qui, è iniziato l'autunno.


Domenica a Gambarie, niente di eccezionale, ma dopo un periodo un po' strano è stata una bella domenica montanara. Soliti amici, solito caminetto acceso, vino e chiacchiere ... insomma la rassicurante serenità della normalità.


Da segnalare una vittoria del “locale” sul “globale”, una vittoria della Low-technology sulla High-tech. Come potete vedere nella foto, abbiamo usato una lattina di coca-cola per riparare la doga di una vecchia botte di castagno in cui prepariamo un tradizionalissimo vino. Che soddisfazione!

lunedì 10 novembre 2008

Halloween

Si pensa che le pratiche connesse a tale festa abbiamo avuto origine presso gli antichi druidi, i quali credevano che quella sera Saman, il signore dei morti, evocasse orde di spiriti maligni. Gli antichi Celti, che consideravano Hallowe’en l’ultimo giorno dell’anno e un momento propizio per verificare i pronostici sul futuro, credevano che quella sera gli spiriti dei defunti facessero visita alle loro case terrene.

GUARDATE COSA E' APPARSO A CASA MIA !!!!!!!!!!!!













Nobili, Borghesi e Comunisti

Ieri sera Festa del vino a Bova... ma di questo ne parlerò in un altro post, quello che voglio raccontare ora è un fatto marginale, ma che mi ha fatto pensare.

Di ritorno da Bova, era l'una di notte, eravamo tutti alticci ed il mio caro amico T ha iniziato a parlare (forse un po' a straparlare) di uno strano concetto: il comu–ndrangheta o ndrango–comunista e ne parlava in termini entusiastici e nostalgici al tempo stesso.
Ha raccontato una frammentaria e vaga storia di famiglia che inizia con un bisnonno. Questo antenato viene etichettato come uno ndranghetista rivoluzionario, una sorta di robin wood locale; tutta la storia è infarcita di aneddoti in cui la ndrangheta guida rivoluzioni popolari contro gli oppressori o difende l'onore delle fanciulle dalla invadente libido dei borghesi sfruttatori. Infine la ndrangheta svolge un ruolo attivo nell'unità d'Italia a fianco dei mille di Garibaldi e non ho capito se questo è giudicato positivo o negativo, ma comunque confonde i briganti con i deliquenti.

Ora a costo di peccare di presunzione e di essere scortese con il mio amico devo dire la mia.
Io ritengo T una persona colta e intelligente, ma ieri sera ha mostrato tutti i limiti dell'indottrinamento comunista.

Cominciamo col chiarire che il termine borghese, per me identifica una classe sociale ben precisa fatta, ieri da mercanti ed artigiani (che vivevano le borgo) ed oggi da professionisti, impiegati e commercianti. Credo che la storia degli ultimi secoli a visto contrapporsi la borghesia alla nobiltà per il predominio del potere, in tutto questo la plebe è stata solo strumento nelle mani degli uni o degli altri, come braccia da lavoro o carne da cannone.
Invece T con borghese identifica indifferentemente nobili e borghesi, in contrapposizione al proletario, rendendo, a mio avviso, incomprensibile la storia degli ultimi tre secoli.

Riguardo alla ndrangheta calabrese e sopratutto reggina, se pur si richiama ad antiche tradizioni di brigantaggio, io credo c'entri poco con il brigantaggio e nasca invece dalla difesa degli interessi della nobiltà latifondista.

L'antico ndranghetista l'immagino come una sorta di fattore che aveva l'incarico di reclutare i braccianti trattare con coloni e mezzadri e se necessario ricorreva alla violenza per tutelate gli interessi del padrone. Una figura simile ai bravi di Don Rodrigo, descritti da Manzoni. Poteva spadroneggiare sul proprio territorio grazie all'immunità che gli veniva dal nobile padrone.
Immagino che anche il bisnonno di T fosse un personaggio del genere, forse più che un fattore poteva essere una sorta di amministratore, visto che pare sapesse leggere e avesse un fratello prete, ma la sostanza non cambia era sempre a servizio di un signore di cui curava gli interesse.

Lo Stato, in queste nostre terre è sempre stato distante e straniero (spesso parlava un altra lingua) molto più chiare erano le leggi feudali che da secoli reggevano la società rurale, ma i repentini cambi di dominazione, prima, e poi la tendenza dei signori a spostarsi in città, resero anche il nobile un'autorità lontana. A questo punto la giustizia resta nelle mani del Fattore, rappresentante di fatto di un autorità feudale.

Questi personaggi reggono il latifondo con pugno di ferro per quasi un secolo e quando l'agricoltura non è più redditizia, il latifondo si dissolve e il padrone sparisce ad essi resta il controllo del territorio e l'autorità delle armi. Da questo alla ndrangheta che conosciamo oggi il passo è breve, sono certo che all'interno di questa gentaglia non sono mancati gli episodi eroici o populistici, ma certamente non li si può definire ne comunisti ne rivoluzionari!

Si T, come dici tu, cercare le proprie radici e fondamentale per orientarsi nel futuro, ma attento che le radici sono coperte di terra e merda, quindi per trovarle rischi di sporcarti!

Infine, aggiungo, che parlare oggi di contrapposizione tra borghesi (i nobili si sono estinti) e proletari non ha più senso, bisogna rendersi conto che la società è diventata enormemente più complessa e dinamica, governare con questi schemi e come orientarsi con una pianta della città stampata nel 800.
Purtroppo ieri sera ho avuto la prova che anche tra i comunisti migliori questi preconcetti sono assolutamente radicati.

I miei migliori auguri a tutti i comunisti del mondo, io oggi scendo definitivamente da quel carro, ... purtroppo non so dove andare... !

Ritorna Cannitello!

Domenica, dopo un interruzione di qualche mese si ripropone la Paella a Canitello da Giovanni.
La compagnia è sempre più eterogenea e spesso incompatibile, ma forse è proprio questo il fascino di queste feste?


Questa volta c’era l’amico cuoco spagnolo, non in perfetta forma dopo la serata a Bova, sono state preparate due Paelle, una di verdure e riso ed una mista pollo, maiale e pesce con i fideos (una specie di spaghetti spezzati, tipo pastina).

Rispetto a quelle preparate da nostro amico cuoco in passato non erano all’altezza, ma comunque sempre buone.
Presto tenterò una mia reinterpretazione di questo piatto e pubblicherò i risultati. Per ora guardatevi le foto.

IperStronzate nell'IperSpazio

Quando sono inquieto o triste e i brutti pensieri si accalcano nella mia testa io cerco di pensare a qualcosa di astratto e complesso che impegni il cervello e mi aiuti a scacciare i pensieri negativi. Spesso funziona!

Questa è una di quelle serate… ho riempito il bicchiere di whisky, ho acceso una sigaretta ed ho cominciato ad elaborare la stronzata più astratta che mi e venuta in mente. Poi ho pensato di scriverla sul blog, in fondo è per questo che si fanno i blog! Quindi ecco a voi la mia IperStronzata:
Noi viviamo in un mondo a tre dimensioni, ipotizziamo che esiste almeno un quarta dimensione e tentiamo di immaginare come sia fatta.

Non è possibile per una creatura e tre dimensioni immaginare la quarta, ma tentiamo di semplificare i termini del problema supponendo che esista un universo a due dimensioni.
Questo universo sarà una specie di foglio di carta sul quale sono disegnate delle figure, soltanto che le figure, pur restando sempre nel foglio, possono muoversi liberamente. Questa idea non è mia, ma è tratta da Flatlandia di Edwin A. Abbott.
Ipotizziamo, anche, che l'universo a due dimensioni sia soggetto ad un fenomeno noto, alle sue piatte creature, come Mutamento di Forma; questo fenomeno fa si che ogni cosa cambi continuamente forma. Le sottili menti di quell'universo hanno sviluppato affascinanti teorie per spiegare il fenomeno, ma sostanzialmente il suo funzionamento resta un mistero.
Ora immaginiamo un oggetto sul foglio, e per semplicità immaginiamo un quadrato, almeno i nostri amici bidimensionali lo percepiscono come un quadrato. Noi, fortunate creature dotate di volume, vediamo bene che il quadrato possiede una tersa dimensione ed, in realtà, è una piramide.
La piramide interseca il piano (che costituisce l'universo a due dimensioni) disegnandovi un quadrato. Quando la piramide si muove nello spazio a tre dimensioni varierà il punto in cui interseca il piano e quindi le dimensioni del quadrato che su di esso forma.
Ecco spiegato il fenomeno del Mutamento di Forma, è semplicissimo, direte voi, ma per comprende il fenomeno è necessario averne una visione tridimensionale che i nostri amici del foglio non hanno. Inoltre abbiamo considerato una forma semplice come la piramide, immaginate cosa succede intersecando il piano con una forma complessa come ad esempio la lampada che ho di fronte adesso! E la situazione si complicherebbe ancora di più se il nostro foglio non fosse piano, ma ad esempio curvo.

Le creature di questo universo piatto vedono i loro simili come una semplice linea, ma certamente sono in grado di cogliere la seconda dimensione come noi creature a tre dimensioni vediamo a due, ma percepiamo la terza. Le creature bidimensionali percepiscono anche la tersa dimensione e questa percezione la chiamano Mutamento di Forma.
Anche noi creature voluminose dobbiamo avere una percezione della quarta dimensione. Quale potrebbe essere il fenomeno (simile al Mutamento di Forma) su cui ragionare?
Deve essere un fenomeno inspiegabile, ma al contempo quotidiano e scontato, come disse qualcuno un “a priori”.
Io ritengo che il fenomeno che più attaglia a questa descrizione sia lo scorrere del tempo, o meglio tutti i fenomeni come il moto, i mutamenti fisici o chimici e forse anche psichici, legati al tempo.
Per analogia con quanto detto per i fenomeni a due dimensioni indotti dalla tersa dimensione io immagino che una palla che rotola nel nostro universo sia in realtà una sorta di tubo che si contorce nella quarta dimensione ed, attraversando il nostro spazio a tre dimensioni, appare a noi come una palla.

Torniamo ora, per un attimo, nel mondo a due dimensioni, cosa succede se al piano intersechiamo un parallelepipedo e poi abbassiamo il piano? Se il parallelepipedo è perpendicolare al piano, non succede nulla, a due dimensioni si percepirà sempre un quadrato, ma se il parallelepipedo è inclinato allora il nostro quadrato, ansi ora rettangolo, si muoverà sul piano! Ed a quale velocità? dipende solo da quanto è inclinato il parallelepipedo. Non basta, dobbiamo anche osservare che più è inclinato il parallelepipedo più veloce corre il rettangolo e maggiore sarà la sua superficie. Infine esiste un limite assoluto alla velocità che il rettangolo può raggiungere. Se continuiamo ad inclinare il parallelepipedo prima o poi diventerà parallelo al piano, a quel punto si formerà un rettangolo molto lungo, ma nuovamente fermo, esiste quindi un limite assoluto alla velocità che un oggetto può raggiungere sul piano. Ora viene la parte più complicata… quando il parallelepipedo interseca il piano orizzontalmente sul piano riapparirebbero parti dei rettangoli che lo hanno attraversato in passato, un po' come incontrare se stessi da giovani e da vecchi contemporaneamente, un po’ come in “2001 odissea nello spazio”.
Torniamo ora alla nostra palla in tre dimensioni, in bambino la colpisce con un calcio ed essa comincia a rotolare veloce poi lentamente rallenta, la stessa palla in quattro dimensioni potrebbe apparire come un tubo che improvvisamente si piega e poi lentamente ritorna dritto.

Sono certo che tutti questi miei pensieri sono un cumulo di stronzate, magari neppure originali, ma a me affascinano e nella mia abissale ignoranza mi sembra riescano anche a rappresentare alcuni incomprensibili concetti della relatività.

Se inclinando il parallelepipedo la superficie del rettangolo aumenta, inclinando il tubo pentadimensionale aumenterà il volume, cioè la massa della palla. La Teoria della Relatività mi sembra che dica che all'aumentare della velocità la massa aumenta.
Andiamo oltre, la relatività pone un limite non superabile alla velocità: la velocità della luce, se si raggiunge il limite il tubo pentadimensionale diventa parallelo allo spazio e la palla diventa un tubo lungo quanto tutto l'universo, da un lato sarà formato dalla palla come era nel passato, e dal altro dalla palla come sarà nel futuro e come se non bastasse la sua massa sarà enorme o perfino infinita. Insomma si dovrà proprio sospendere la partita!

Infine, facciamo un altro ragionamento a due dimensioni: la velocità è spazio/tempo quindi immediatamente prima che il piano ed il parallelepipedo divengano paralleli, in una tempo brevissimo, il nostro rettangolo percorrerà tutta l’altezza del parallelepipedo possiamo quindi dire che per un angolo tendente a zero la velocità tende all’altezza. Un scienziato bidimensionale calcolata la velocità limite del suo universo può, in qualche maniera, risalire al volume del parallelepipedo, anche se non è in grado ne di vederlo e neppure di immaginarlo, gli basterà moltiplicare la superficie del rettangolo per la velocità limite (base per altezza).
Riportando il ragionamento nel nostro universo noi sappiamo che la velocità della luce è il nostro limite, in qualche maniera essa rappresenta la misura nella quarta dimensione del tubo pentadimensionale.
Ora, se superficie di base per altezza da il volume (e quindi la massa), allora massa per quarta dimensione darà l'ipervolume o la pentamassa, insomma il volume nella quarta dimensione... ma anche questa è una cosa che ho già sentito?
Si! definiti m = massa, C = velocità della luce allora E = mC2 insomma (anche se con un quadrato di troppo) l'energia non è altro che il volume nella quarta dimensione!
Anche se tutto il ragionamento contiene errori e paradossi, che persino io riesco a intravedere, questa rappresentazione mi affascina e mi è sembrato giunto tentare di condividerla, ma ora basta è finito anche il whisky e vado a letto ... scusate le stronzate, buona notte!

mercoledì 5 novembre 2008

Giardino

I lavori vanno avanti, ma è giunto il momento di decidere come impostare il giardino!

Il principale problema è l’ingresso, cioè come gestire le macchine, diamo per assodato che è necessario parcheggiare comodamente 3 auto e che per questo servono 10m (che vorrei coprire con una pergola), il posto per parcheggiare l’ho individuato sul davanti verso il muro della polizia, ma il dubbio è su come farle entrare, manovrare ed uscire. Ho sviluppato 2 ipotesi: l prima prevede una specie di rotatoria che consente di muoversi facilmente, avvicinarsi a casa, mi sembra gradevole e ben integrata nel verde.
La seconda ipotesi prevede un piazzale dove manovrare in questo caso il piazzale è in parte nascosto da piante e consente un prato unico più grande.
In entrambi i casi resta la discesa verso il garage.
Naturalmente anche la facciata deve adattarsi al tipo di ingresso, nel primo caso l’ingrasso è frontale, direttamente dalla rotatoria.
Nella seconda ipotesi l'ingresso è laterale dal piazzale.

I suggerimenti sono graditi.